UNA RIFLESSIONE BREVE PER LA PASQUA
don Ugonna (04/04/2020)   Ritorna all'indice delle News   Versione Stampabile   Condividi su facebook



Cari amici, il quinto giorno di aprile celebreremo la messa della domenica delle Palme e della Passione del Signore. Il colore liturgico è il rosso e significa la passione di Cristo. Questo è l'inizio della Settimana Santa che ci conduce al mistero della passione, morte e risurrezione di nostro Signore Gesù Cristo dai morti. Perché si chiama “La domenica delle palme”?
È il giorno in cui le palme o i rami dell'olivo vengono benedetti in commemorazione dell'entrata trionfale di Gesù a Gerusalemme come il Re della pace e della giustizia.
I significati della palma o ramo di ulivo sono cinque:
1. È un simbolo di PACE, CALMA, RICONCILIAZIONE RESTAURO e TRANQUILLITÀ.
2. È di colore verde e significa la VITA che Gesù è venuto a darci perché possiamo avere la vita e averla in abbondanza. La vita, non solo la vita corporale ma anche la vita eterna.
3. Simboleggia la REGALITÀ, L'UNIONE e IL SACERDOZIO. L'olio dell'olivo viene utilizzato per i Sacramenti dei Sacri Ordini (l’ordinazione dei sacerdoti), la cresima ed il battesimo.
4. Simboleggia la GUARIGIONE DELLA MENTE, DEL CORPO, DELL'ANIMA E DELLO SPIRITO. È usato nel sacramento dell'unzione dei malati. È medicinale sia per il corpo sia per l’anima.
5. È per il NUTRIMENTO. I frutti delle olive possono essere consumati e l'olio usato per preparare da mangiare. Ci sono tre giorni chiamati il Triduo: il Giovedì Santo, il Venerdì Santo e il Sabato Santo. Il Giovedì Santo celebriamo l'istituzione del Sacerdozio Cattolico e della Santa Eucaristia e celebriamo la lavanda dei piedi per ricordare il servizio dei ministri e la nuova legge che è "amate il vostro prossimo come amate voi stessi". Ci sarà una messa, "la messa del crisma" o un “cattedraticum”, con il vescovo e tutti i sacerdoti della diocesi per rinnovare i voti e gli impegni sacerdotali. Il vescovo benedice gli olii santi: il crisma, l'olio dei catecumeni e l'olio degli infermi. Alla sera ci sarà la messa dell’Ultima Cena del Signore, dove ci sarà la lavanda dei piedi e dopo la messa, il Santissimo sarà portato sull'altare della riposizione per l'adorazione (ma non lo faremo a causa di questo brutto periodo). Questo significa il nascondersi di Gesù nel giardino del Getsemani, quando si ritirò a pregare e vegliare attendendo l'ora della Sua passione e morte. Chiese ai suoi apostoli Pietro, Giacomo e Giovanni di vegliare e pregare con Lui, ma essi si addormentarono profondamente.
Il Venerdì Santo celebriamo la passione e la morte del nostro Signore Gesù: ci saranno la via della croce, la venerazione della croce, le preghiere universali e la ricezione dell'Eucaristia conservata e lasciata nel tabernacolo dell’altare della riposizione. Il Santo Sabato sera, ci sarà la messa della veglia della risurrezione che inizia con la benedizione del fuoco (ma non la faremo in questo tempo difficile), l'accensione del cero pasquale, l'ingresso nella chiesa con l'annuncio dell'esultanza-Acclamazione di Pasqua “exultet” e ci saranno le letture scelte sia dal vecchio che dal nuovo testamento. Le campane suoneranno di gioia mentre la chiesa canta "Gloria" e "Alleluia" che non sono stati cantati durante il periodo della Quaresima. Verranno rinnovate le promesse battesimali e si concluderà con la liturgia dell'eucaristia e le benedizioni pasquali. Domenica di Pasqua, ci sarà la messa della risurrezione e verrà cantata la sequenza "Victimae Paschalis".

Don Ugonna