MERCOLEDÌ DELLE CENERI - Preghiera in famiglia per l’inizio della Quaresima
Paolo (26/02/2020)   Ritorna all'indice delle News   Versione Stampabile   Condividi su facebook



26 febbraio 2020
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MERCOLEDÌ DELLE CENERI
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Preghiera in famiglia per l’inizio della Quaresima

Su invito dell’Arcivescovo, nell’impossibilità di formare l’assemblea liturgica per la celebrazione del Mercoledì delle Ceneri, solenne e comunitario inizio della Quaresima, le famiglie possono raccogliersi lodevolmente in preghiera al mattino o alla sera.
...
Si può accendere un lume davanti al Crocifisso o ad un immagine sacra.
Uno dei genitori o dei familiari guida la preghiera (G) mentre altri familiari leggono i testi proposti (L)


G   Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
T   Amen.

G   Inizia il tempo santo dei quaranta giorni, il grande viaggio di conversione per giungere a Pasqua rinnovati nel cuore e nella vita. Portiamo al Signore nella preghiera coloro che vivono momenti di sofferenza o di disagio a causa del virus e anche tutti gli operatori sanitari chiamati ad assistere e curare. Siamo fragili, ma proprio per questo invochiamo con fiducia l’unico che può salvarci e che ci accompagna con amore di Padre.

SALMO 50

È il salmo penitenziale per eccellenza (Miserere), la preghiera di chi si pente e attende con fede il perdono di Dio.
Si può pregare il salmo a due cori o tutti insieme, oppure uno dei familiari proclama le strofe e tutti ripetono l’antifona:

Ant.     
Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.

Pietà di me, o Dio, nel tuo amore;
nella tua grande misericordia
cancella la mia iniquità.
Lavami tutto dalla mia colpa,
dal mio peccato rendimi puro.

Sì, le mie iniquità io le riconosco,
il mio peccato mi sta sempre dinanzi.
Contro di te, contro te solo ho peccato,
quello che è male ai tuoi occhi, io l'ho fatto:
così sei giusto nella tua sentenza,
sei retto nel tuo giudizio.

Ecco, nella colpa io sono nato,
nel peccato mi ha concepito mia madre.
nella colpa io sono nato.
Ma tu gradisci la sincerità nel mio intimo,
nel segreto del cuore mi insegni la sapienza.

Aspergimi con rami d'issòpo e sarò puro;
lavami e sarò più bianco della neve.
Fammi sentire gioia e letizia:
esulteranno le ossa che hai spezzato.

Distogli lo sguardo dai miei peccati,
cancella tutte le mie colpe.
Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.

Non scacciarmi dalla tua presenza
e non privarmi del tuo santo spirito.
Rendimi la gioia della tua salvezza,
sostienimi con uno spirito generoso.

Insegnerò ai ribelli le tue vie
e i peccatori a te ritorneranno.
Liberami dal sangue, o Dio, Dio mia salvezza:
la mia lingua esalterà la tua giustizia.

Signore, apri le mie labbra
e la mia bocca proclami la tua lode.
Tu non gradisci il sacrificio;
se offro olocausti, tu non li accetti.

Uno spirito contrito è sacrificio a Dio;
un cuore contrito e affranto tu, o Dio, non disprezzi.
Nella tua bontà fa' grazia a Sion,
ricostruisci le mura di Gerusalemme.

Allora gradirai i sacrifici legittimi,
l'olocausto e l'intera oblazione;
allora immoleranno vittime sopra il tuo altare.

Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora e sempre,
nei secoli dei secoli. Amen.

O ben par furlan:

Ant.     
Cree dentri di me un cûr mont, o Diu,
torne a metimi intor un spirt che nol mole.

Ve dûl di me, o Diu, parcè che tu sês bon,
e pal to grant bonvolê pare jù il gno pecjât;
lavimi di dutis lis mês colpis,
smondeimi dal gno pecjât.

Jo o cognòs la mê colpe,
il gno pecjât lu ài simpri denant dai vôi.
Cuintri di te, dome cuintri di te o ài pecjât,
o ài fat ce ch’al jere mâl pai tiei vôi;
di mût che tu ti mostris just te tô sentence,
tu sarâs coret intal to judizi.

Ve che jo te tristerie o soi nassût,
intal pecjât mi à cjapât sù mê mari.
Tu invezit tu vuelis scletece dentri vie,
tu mi insegnis la sapience tal segret dal cûr.

Sborfimi cul issop e o sarai smondeât,
lavimi e o sarai plui blanc che no la nêf.
Fasimi tornâ a sintî gjonde e ligrie,
fâs ch’a tornin a dâ di ca i vues che tu âs flapîts.
 
Slontane i tiei vôi dai miei pecjâts,
pare jù dutis lis mês colpis.
Cree dentri di me un cûr mont, o Diu,
torne a metimi intor un spirt che nol mole.

No sta parâmi lontan dai tiei vôi,
no sta lassâmi cence de tô sante soflade.
Tornimi la gjonde de tô salvece,
un spirt ben disponût che mi sostenti.

Ur insegnarai ai straviâts i tiei trois,
e di te a tornaran i pecjadôrs.
Liberimi dal sanc, o Diu, Diu de mê salvece:
la mê lenghe ch’e laudi la tô justizie.

Signôr, vierç tu i miei lavris,
e la mê bocje ch’e cjanti la tô laude.
Parcè che no ti va il gno sacrifici,
e se ti ufrìs l’olocaust, no tu lu âs a grât.

Il gno sacrifici, Diu, al è un cûr pentît,
un spirt che si pentìs e si plee
tu, Diu, no tu lu spreseis.
Tal to boncûr, cjale di bon voli Sion,
torne a fâ sù lis muris di Gjerusalem.

Alore tu tornarâs a vê a grât i sacrificis ben fats,
l’olocaust e l’ufierte interie;
alore si sacrificaran lis vitimis sul to altâr.

Glorie al Pari, al Fi
e al Spirtu Sant.
Come ch’al jere tal imprin, cumò e simpri,
tai secui dai secui. Amen.





LA PAROLA DEL SIGNORE

L   Dal Vangelo secondo Matteo (6,1-6.16-18)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c'è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli.
Dunque, quando fai l'elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipòcriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l'elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando pregate, non siate simili agli ipòcriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
 E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipòcriti, che assumono un'aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».

Dopo la lettura evangelica è bene sostare alcuni minuti in silenzio.

PREGHIAMO PER TUTTI GLI UOMINI

G   In questi giorni di grande preoccupazione, con tutta la Chiesa incamminata verso la Pasqua eleviamo al Padre misericordioso la nostra supplica.
Preghiamo dicendo: Signore, pietà.

Un lettore propone le intenzioni di preghiera.

•    Per la Chiesa santa di Dio, perché si converta e trovi la vita, preghiamo.
•    Per i poveri, gli oppressi, i malati, gli sfiduciati, preghiamo.
•    Per chi soffre a causa del virus e per chi vive nella paura, preghiamo
•    Per chi è schiacciato dall’odio e si comporta da violento, preghiamo.
•    Per noi, perché il cammino quaresimale sia tempo propizio per la nostra conversione, preghiamo.

Padre nostro.

ORAZIONE

G   Il Padre misericordioso accompagni con la sua benevolenza
i primi passi del nostro cammino penitenziale
perché all’osservanza esteriore
corrisponda un profondo rinnovamento interiore.
Per Cristo nostro Signore. Amen.

La preghiera si conclude con il segno di croce.