La vita è come uno specchio
Paolo (31/08/2012)   Torna indietro   Versione Stampabile   Condividi su facebook



Andrea non aveva quasi visto la signora, dentro alla vettura ferma al lato della carreggiata. Pioveva forte ed era buio. Ma si rese conto che la donna aveva bisogno di aiuto... Così fermò la macchina e si avvicinò. L'auto della signora odorava ancora di nuovo. Lei pensava forse che fosse un assalitore? Egli non ispirava fiducia, sembrava povero ed affamato. Andrea percepiva che aveva molta paura e le disse: "Sono qui per aiutarla signora, non si preoccupi. Perché non aspetta nell'auto dove c'è un po' più caldo? A proposito, il mio nome è Andrea".
Bene, lei aveva bucato una ruota e oltretutto la signora era di età avanzata. Andrea si chinò collocò l'attrezzo e alzò la macchina. Quindi cambiò la gomma, ma si insudiciò e si fece una ferita sulla mano. Mentre stringeva i dadi della ruota, la donna aprì la portiera e cominciò a conversare con lui. Gli raccontò che non era del posto, che era solo di passaggio e che non sapeva come ringraziarlo per il prezioso aiuto. Andrea sorrise appena mentre si sollevava... gli domandò quanto gli doveva. Già aveva immaginato tutte le cose terribili che sarebbero potute succedere se Andrea non si fosse fermato per soccorrerla. Andrea non pensava al denaro, gli piaceva aiutare le persone: questo era il suo modo di vivere.
E rispose: "Se realmente desidera pagarmi, la prossima volta che incontra qualcuno in difficoltà, si ricordi di me e dia a quella persona l'aiuto di cui ha bisogno". Alcuni chilometri dopo la signora si fermò in un piccolo ristorante, la cameriera arrivò e le porse un asciugamano pulito per farle asciugare i capelli rivolgendole un dolce sorriso...
La donna notò che la cameriera era circa all'ottavo mese di gravidanza, ma non permetteva che la tensione e il dolore cambiassero il suo atteggiamento... Ella fu sorpresa nel constatare che qualcuno che ha tanto poco, possa trattare tanto bene un estraneo. Allora si ricordò di Andrea.
Dopo aver terminato la sua cena, e mentre la cameriera si allontanò ad un altro tavolo, la signora si ritirò. La cameriera ritornò curiosa di sapere dove la signora fosse andata, quando notò qualcosa scritto sul tovagliolo, sopra al quale aveva lasciato una somma considerevole... Le caddero le lacrime dagli occhi leggendo ciò che la signora aveva scritto. Diceva: -Tu non mi devi nulla, ho abbastanza. Qualcuno mi ha aiutata oggi e alla stessa maniera io sto aiutando te. Se tu realmente desideri restituirmi questo denaro, non lasciare che questo circolo d'amore termini con te, aiuta qualcuno...-
Quella notte rincasando, stanca si avvicinò al letto, suo marito già stava dormendo e rimase a pensare al denaro e a quello che la signora aveva scritto. Quella signora come poteva sapere della necessità che suo marito e lei avevano di quel denaro? Con il bebè che stava per nascere, era tutto difficile. Pensando alla benedizione che aveva ricevuto, fece un grande sorriso... Ringraziò Dio e si voltò verso il suo preoccupato marito che dormiva al suo fianco, lo sfiorò con un leggero bacio e sussurrò: “Andrà tutto bene, ti amo... ANDREA!!!”
LA VITA E' COSI'... UNO SPECCHIO... TUTTO QUELLO CHE TU DAI, TI RITORNA!!!